Come crescere al meglio i figli: ecco i consigli di uno psichiatra
Fonte: ultimenotizieflash
25 gennaio 2014 | Francesco Crudo
Come crescere al meglio i propri figli? Questa la domanda che assilla ogni genitore. Vediamo i consigli di un famoso e stimato psichiatra italiano. Nel suo ultimo libro, Vittorino Andreoli, si occupa dell’educazione degli adolescenti. A Io donna ha dato alcuni consigli ai genitori per crescere al meglio i figli. Vittorino Andreoli ha dedicato un’intera vita a questo rapporto e ha appena pubblicato L’educazione (im)possibile (edito da Rizzoli). Per Andreoli uno dei principali problemi è quello di pensare troppo all’Io anziché al Noi.
Come crescere al meglio i figli: ecco i consigli dello psichiatra Vittorino Andreoli
DITEGLI: TI VOGLIO BENE Occorre voler bene ai figli, cosa data per scontata, ma soprattutto dirselo e desiderare di passare del tempo con loro e fare qualcosa insieme.
SIATE COERENTI I genitori devono essere coerenti: solo così diventano un punto di riferimento. Per questo è necessario impartire alcune lezioni e non lasciarsi intenerire e farla passare ai lisci una volta, altrimenti non imparano la lezione.
AUTORITÀ, MA CON AFFETTO L’autorità è importante, ma bisogna tener conto dei sentimenti degli adolescenti. Per questo bisogna impartire delle lezioni dure, ma farlo con affetto e spiegargli il perché della scelta autoritaria, facendogli capire che è per il suo bene.
INSEGNATE LE BUONE MANIERE Insegnategli a essere educati e a rispettare le persone più bisognose e gli animali.
NON ABBIATE TIMORE DI MOSTRARE LA VOSTRA FRAGILITÀ Mostrarsi fragili non è un sintomo di debolezza. Non bisogna vergognarsi di mostrarsi così davanti a loro e anzi serve a fargli capire che la vita non è facile.
NON DATE IMPORTANZA AI SOLDI Ovunque si parla di denaro, per questo bisogna insegnarli che i soldi, in fondo, non sono poi così importanti. La salute, l’amicizia, l’amore, il rispetto, l’impegno civile, la formazione scolastica e professionale sono infatti le cose principali.
NON INCORAGGIATE LA COMPETITIVITÀ INDIVIDUALE La scuola è impostata su un metodo che mette in competizione i ragazzi sin da piccoli. Il metodo è stata criticato sia da Andreoli che, in passato, da Tiziano Terzani. I giovani dovrebbero imparare a competere solo con sé stessi. La competizione disumanizza.