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L’inconscio di Wagner tra Nietzsche e Freud

L’inconscio di Wagner tra Nietzsche e Freud

Fonte: altoadige.it

17 novembre 2013 | 

BOLZANO. Dopo aver preso in esame sotto il profilo psichiatrico-analitico diversi aspetti della personalità di Wolfgang Amadeus Mozart

(il rapporto del compositore con le “sue” donne e il senso del sacro nella sua musica) e aver indagato altresì la possibilità che la musica, e non la bellezza, come teorizzava Dostoievskij, fosse o sia in grado di salvare il mondo dalla deriva verso l'effimero, Vittorino Andreoli, il più celebre e autorevole psichiatra italiano, torna a a Bolzano per addentrarsi, nel corso di una conferenza-concerto che si terrà mercoledì 20 novembre 2013 alle ore 20.30 presso il Teatro Cristallo di Bolzano, nell'inconscio di un altro compositore dalle mille sfaccettature umane e creative, Richard Wagner. L'incontro, che vedrà sul palco quali interlocutori di Andreoli Giacomo Fornari ed Elettra Vassallo, è organizzato dall'Area Istruzione e Formazione Musicale Vivaldi di Bolzano. Andreoli si confronterà con una tematica tanto complessa quanto intrigante, quella de “L’inconscio di Wagner tra Nietzsche e Freud”.

Un tema vasto e intricato a cui lo psichiatra si accosterà prendendo in esame il mare magnum dell'opera di un compositore riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca, principale precursore del linguaggio musicale moderno e che trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtwerk, sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche. Nietzsche ebbe un rapporto di amicizia con Wagner e considerò la musica delle sue opere fino alla tetralogia L'Anello del Nibelungo come la rinascita dell'arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella musica. Wagner sviluppò di fatto un nuovo linguaggio che tenesse conto degli aspetti più reconditi della personalità del personaggio. Uno scambio di idee derminante. Tutte queste idee si cristallizzarono poi nella psicoanalisi di tipo freudiano. Decisamente affascinante il percorso che Vittorino Andreoli proporrà al pubblico: la “follia musicale” di Wagner altro non sarebbe che quella ‘logica’ che Freud avrebbe scoperto più tardi. E Nietzsche potrebbe esserne il suggeritore. Dalla Tetralogia alla psicoanalisi, dunque, e non dalla psicoanalisi alla Tetralogia. Una tesi che non mancherà di suscitare l'interesse del pubblico.