Posseduto dal rosso e dal giallo
Fonte: Mind
"Genio e Follia" è la nuova collana dedicata ai grandi della pittura, personalità complesse, quasi sempre in bilico, come si racconta nella collezione diretta da Vittorino Andreoli, in edicola con Mind o Repubblica a partire dal 29 ottobre
"Nel mio lavoro ci rischio la vita e la mia ragione si è consumata per metà", scriveva Vincent Van Gogh, un artista in cui la follia è parte integrante della creatività.
Vincent Van Gogh nacque e subito morì a Zundert il 30 marzo 1852. Esattamente un anno dopo nacque il pittore che tutti conosciamo, che ebbe il nome del fratello scomparso. Ed è lecito supporre che vedere una lapide con incisi il proprio nome e il giorno del compleanno abbia inciso sul suo carattere.
Quello su Van Gogh è il primo volume della collana "Tra genio e follia", diretta da Vittorino Andreoli, in edicola dal 29 ottobre con "Mind" (e "Repubblica") a 14,90 euro più il prezzo di copertina.
Proprio al culmine dei suoi deliri paranoidi, Van Gogh compone le più apprezzate e straordinarie opere pittoriche, ci raccontano il profilo artistico tracciato da Antonio Rocca e l’analisi psicologica di Giorgio Bedoni. Ed è indiscutibile il nesso tra la schizofrenia e le composizioni, i colori, il luogo delle sue opere migliori.
"Le tonalità impiegate acquistano una dimensione sconvolgente, come se il rosso e il giallo, colori puri, fossero dei personaggi che lo possiedono". Un caso esemplare in cui la follia è parte della creatività.
Il piano dell’opera
- Vincent Van Gogh
- Caravaggio
- Edvard Munch
- Leonardo da Vinci
- Francisco Goya
- Egon Schiele
- Antonio Ligabue
- Salvador DalÍ
- Frida Kahlo
- Giuseppe Arcimboldo
- Piet Mondrian
- Jean-Michel Basquiat