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Le nuove dipendenze di Vittorino Andreoli

Le nuove dipendenze di Vittorino Andreoli

Fonte: sanfrancescopatronoditalia.it

La dipendenza è una condizione umana in cui si perde la propria libertà , dovendo seguire un comportamento che altri impongono : persone oppure sostanze chimiche abusate, oppure legami con strumenti che diventano necessari a vivere. Da inutili si impongono fino a condizionare ogni atto della propria esistenza.

Un esempio del legame con persone è dato dalle sette: gruppi che in nome di un credo o di una ideologia si impongono fino a annullare la volontà di chi vi fa parte e viene guidato come si trattasse di un macchina. Nel secondo caso entrano le “droghe” vecchie o nuove, che vanno da quelle di “ casa”, alcool e tabacco, fino alla cocaina, Per il terzo caso l’esempio si racchiude in una parola “video” : telefonino o televisione, o videogiochi.

Ed è in particolare quest’ultima la forma di dipendenza più recente che fa molte “vittime” tra gli adolescenti.

La dipendenza da video si caratterizza per imporre di starvi davanti , pena avvertire la crisi di astinenza , la sensazione di una mancanza che genera dolore, che dà la sensazione di confusione , la paura di star male : tutti sintomi che si risolvono ritornando davanti al video sintonizzandosi sui programmi che si impongono. Soltanto quel comportamento ha importanza mentre tutto il resto diventa secondario e strumentale al primo.

Una delle espressione usata per le droghe chimiche afferma che con la dipendenza è come se tutto il mondo fosse dentro una bustina di cocaina. E così tutta la bellezza del creato , la ricchezza affettiva che può derivare dalle persone vicine , vengono amputate poiché la visione aspira solo a porsi davanti ad un video e stare dentro il mondo virtuale (digitalizzazione).

La dipendenza è la più grave amputazione di una personalità e rappresenta una vera regressione dell’umanesimo , poiché l’uomo viene ridotto ad un consumatore di video e del suo contenuto : videogiochi , sesso , social network.

La dipendenza da video si lega ad una delle scoperte tecnologiche più significative del nostro tempo : la scoperta del computer e degli strumenti capaci di svolgere operazioni mentali con tale velocità che l’uomo potrebbe eseguire in tempi enormemente più lunghi. A mostrare la “bontà” di queste innovazioni basterebbe ricordare che la Fisica e la Medicina di oggi non sarebbero state possibili senza l’aiuto del mondo digitale. La recente scoperta delle particelle che sono a fondamento della materia ( il bosone di Higgs ) ha coinvolto duemila fisici che erano seduti davanti ad un computer. E così molte terapie per la salute si fondano su questa tecnologia.

Ciò dimostra che una tecnologia , capace di essere usata per il bene , può venire consumata a danno dell’uomo , e dei giovani in particolare.

E ciò apre il tema della educazione agli strumenti e di questi in particolare che rappresentano vere protesi della mente.

E’ incomprensibile come sia previsto di seguire delle regole per usare un’automobile , mentre per il telefonino ( che oggi è un terminale per le attività digitali e per i mondo della virtualità) non si faccia nulla e li si dia ai ragazzi senza nemmeno conoscerli e che si “arrangino”.

Ecco alcuni richiami che , a mio avviso, si impongono per gli adolescenti :

· Si deve accedere alle tecniche video quando sia chiaro lo scopo che si vuole raggiungere ( per studiare , per passatempo …)

· Non si può stare esposti al video più di tre ore al giorno ( oggi sono mediamente sei)

· Occorre essere certi che il tempo non sia fissato su una “offerta” particolare soltanto : solo video giochi, solo giochi di ruolo, solo un sito (pornografia, violenza)

· E’ necessario che i genitori partecipano ad alcune delle sedute video del proprio figlio e dunque che tutti i padri e le madri conoscano ( e dunque imparino) l’uso del computer proprio per poter esercitare la propria autorità anche su questo comportamento. Autorità non autoritarismo.

· Favorire che l’uso degli strumenti digitali venga fatto alla luce del sole , e non nella propria stanza chiusa a chiave

· Indirizzare gli adolesceenti a partecipare a gruppi in cui si facciano attività insieme e siano affidati a qualche educatore. Gruppi fatti di persone fisiche non virtuali.

· Evitare di fare i genitori detectives : c’è una sola possibilità di controllo , quello di essere parte della vita del proprio figlio e dunque soltanto con dedizione . il che significa promuovere una relazione aperta che è di ascolto e di comprensione.

La prevenzione di questa dipendenza è solo all’insegna dell’amore , della voglia di stare con i propri figli. In sostanza si tratta di fare in modo che questi strumenti straordinari non divengano dannosi e persino possano incidere rovinando la vita dei propri figli.

Occorre ricordare che se il mondo digitale (digital life) aiuta la vita umana (human life) è un grande aiuto, se la sostituisce è un disastro. (Vittorino Andreoli)