Skip to main content

Vittorino Andreoli: «Quella brama di denaro, come Pietro Maso»

Vittorino Andreoli: «Quella brama di denaro, come Pietro Maso»

Fonte: ilgiornaledivicenza.it

17 marzo 2022

«Tirare un grilletto per ammazzare i genitori come cliccare su un mouse». È una critica feroce alla società odierna il commento del professor Vittorino Andreoli, accademico, psichiatra e neurofarmacologo di fama, sul duplice omicidio di Chiampo.

Impossibile non fare un riferimento al caso di Pietro Maso, su cui Andreoli ha studiato. «A Maso ho dedicato molto tempo mentre qui conosco solo la fenomenologia. Dalle notizie che ho avuto, ci sono somiglianze, a partire dalla vicinanza geografica e dal fine economico ma anche tante differenze, soprattutto l’età: qui non c’è alcun adolescente». «Sono preso dall’incredulità e dal dolore nel vedere che ancora si possono uccidere i genitori - spiega - Questa volta con sei colpi di pistola mentre nel caso di Maso erano in tre e avevano impiegato 53 minuti per uccidere quelle due povere persone. Modalità diverse ma il movente è lo stesso: i soldi. Anche qui ci sono di mezzo una macchina e una casa. È una malvagità sconvolgente ma mi si deve permettere di dire nuovamente che non siamo più davanti a un adolescente». E questo fa la differenza: «Qui ci sono state una serie di operazioni lucidissime - prosegue Andreoli - C’è stato un versamento di 16 mila euro lo stesso giorno dell’omicidio. Sembra più una sorta di calcolo per cui ammazzare avrebbe voluto dire avere a disposizione dei soldi. È una cosa atroce che mette in crisi la famiglia e il senso delle relazioni, che sono ancora più difficili rispetto ad allora. Ormai una famiglia è un insieme di persone distaccate, ognuna con il proprio telefonino. La situazione è drammatica». Andreoli aggiunge: «Seguono solo l’imperativo primo di avere soldi in una società che è tutta centrata su denaro e potere, anche in un momento in cui proprio il potere potrebbe scatenare una guerra apocalittica. Si legge il vuoto di chi, per dieci minuti, racconta una storiella, fa ipotesi e poi dice “no, sono stato io”. È un’azione che è stata fatta senza pensare al dopo. Studiando questo caso, si potrebbe dire che tirare quel grilletto per ammazzare quelle due persone sia stato esattamente come un clic. È un caso che merita di essere studiato; io, però, non me ne occuperò perché ho già visto troppi omicidi». Un ultimo riferimento agli adolescenti: «In questo momento essi stanno male - conclude - Sono aumentati del 30% i suicidi per la diffusione della depressione. Non si dimentichi che loro, anche quando colpiscono gli altri, fanno male a se stessi. I telefonini danno nozioni ma non affetti mentre questo caso è diverso, rimanda a una patologia del denaro».

nella foto - Pietro Maso e lo psichiatra Vittorino Andreoli