La gioia di vivere
A piccoli passi verso la saggezza
Molti di fronte allo scorrere del tempo reagiscono, anche nelle difficoltà, traendone sensazioni positive, individuandone gli aspetti vantaggiosi. Esprimono così la “gioia di vivere”, un modo di vedere l’esistenza che si inserisce nel flusso della Natura, accettando ciò che il presente dona, senza decorarlo troppo con i propri desideri. Ma la maggior parte di noi è affetta dalla “fatica di vivere”. Siamo sempre in azione e mai soddisfatti, destinati a rincorrere un futuro che non c’è e forse non ci sarà mai, spinti nella lotta per il potere dalle nostre ambizioni, dalla paura dell’insuccesso o perfino della morte. Due stili di vita opposti, che non appartengono all’ambito patologico, ma che sono la chiave per dare a una stessa esistenza un significato contrapposto: vivere bene, o al contrario vivere male. In questo libro, che forse è la sua opera più intima, Vittorino Andreoli, “portatore della visione tragica dell’esistenza”, ci accompagna alla ricerca del segreto della gioia di vivere. E, attraverso la riflessione sui classici, la filosofia, la religione, l’osservazione delle storture della società e naturalmente con la conoscenza dell’uomo, delinea un percorso per recuperare la vera essenza del nostro essere umani. Si scopre così che nel mondo dominato dalle strategie per essere vincenti, dal fascino dell’esclusività, dalla bellezza, dalla fatica di vivere dell’individuo, il “magico potere” della gioia non è altro che la capacità, che tutti abbiamo dentro, di passare dalla dimensione dell’“io” a quella del “noi”, di vivere in relazione con gli altri contando sui legami affettivi, guardando in faccia il presente, senza le costruzioni di desideri difficili o impossibili che spostano sempre la gioia al futuro, senza i rimpianti che respingono nel passato. E si scopre soprattutto che questo potere può essere appreso, per migliorare finalmente la nostra vita.
„Vittorino Andreoli, La gioia di vivere, pp. 288, Rizzoli editori 2016“